Cercherò in pochi punti di indicare ciò che di più della nostra Italia delude il turista cinese...
Ladri e borseggiatori. Non pochi turisti taiwanesi si ricordano dell’Italia perchè ci hanno “lasciato” una macchina fotografica, una borsa, ecc.
Mezzi di trasporto sempre in ritardo e scadenti, treni in primis poco affidabili anche se carissimi. Molti i blogger che raccontano dell’ansimante attesa del treno Roma Termini-Fiumicino, e che hanno quasi rischiato di perdere il volo.
Città sporche, escrementi di cani e spazzatura ovunque, poco rispetto per l’ambiente. Seppure i cinesi non siano famosi al mondo per la cura della casa e l’amore per la pulizia, e' pure vero che qui, soprattutto in Taiwan, ci sia un forte senso civico in relazione allo smaltimento dei rifiuti e della raccolta differenziata. In Taiwan non ci sono cassonetti per la spazzatura nè cestini per le strade, a eccezione dei cestini posizionati nelle più grandi fermate autobus e della metro, cestini comunque mai stracolmi. Un taiwanese non butta carta, cicche e chewgum per strada.
Mancanza di rispetto per il codice stradale.
Autisti poco affidabili, difficili da capire, irascibili, poco educati, poco gentili e scarsamente collaborativi.
Addetti al turismo troppo poco seri e troppo poco concentrati sul posto di lavoro, troppo approssimativi, e che pertanto creano ansia e nervosismo negli accompagnatori cinesi con cui devono collaborare. Tra gli orientali, i giapponesi e i coreani si distinguono per la loro diligenza e serietà nel lavoro. I taiwanesi si ispirano al loro modello, ma guardano con simpatia e fascino anche allo stile italiano che punta alla qualità, mettendo al secondo posto velocità ed efficenza. Ammirano anche la capacità degli italiani di non prendersi troppo sul serio, e di saper essere rilassati ed easy-going sul posto di lavoro. Ma dobbiamo stare attenti a dosare bene la nostra “italianeità” in base al contesto, onde evitare di passare per gente pigra e inaffidabile che lavora con un atteggiamento troppo approssimativo.
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