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Ricordi della mia infanzia e adolescenza

  • 作家相片: Giancarlo Zecchino
    Giancarlo Zecchino
  • 3月6日
  • 讀畢需時 6 分鐘

di Momo

LA MIA INFANZIA

Mia madre mi ha detto che da piccola ero una piagnucolona. Ha cambiato tre asili per trovare quello più adatto a me. Ero inoltre una bambina che aveva bisogno di molte attenzioni. Ma per fortuna, ho avuto un‘infanzia spensierata.

Mi piaceva guardare i cartoni animati giapponesi quando tornavo a casa dalla scuola elementare. Per esempio: Doraemon, Detective Conan (名偵探柯南), Nino, Il mio amico ninja (忍者哈特利) e Inuyasha (犬夜叉). Di solito finivo i compiti a scuola così potevo guardare la TV quando tornavo a casa.

I miei genitori credevano che i bambini che imparavano la musica non sarebbero diventati maleducati, quindi ho iniziato a imparare a suonare il piano a otto anni. Grazie all'apprendimento del pianoforte, sono molto intonata, e ho partecipato ad un coro di flauto dolce in cui suonavo il flauto dolce alto. 

Quando ho iniziato la quinta elementare, mi sono unita alla squadra di diabolo della scuola. In quel periodo dovevo esercitarmi con i miei compagni dopo la scuola fino alle sei tutti i giorni infrasettimanali. E anche il sabato dalle otto di mattina alle cinque di pomeriggio. Quello è stato il periodo della mia vita in cui sono stata più magra: la mia vita misurava solo 22 pollici e mezzo.

Nel marzo 2003, abbiamo avuto la possibilità di rappresentare Taiwan e andare in Australia per fare spettacoli in sette città. Nello stesso anno, a luglio, ci eravamo allenati per un mese e ad agosto siamo andati in Australia per due settimane.

Durante l’allenamento, ho pianto per una settimana perché mi mancava casa… ero davvero una piagnucolona! Dopo gli spettacoli in Australia, ho iniziato la scuola media.

LA MIA ADOLESCENZA

La mia adolescenza è stata piena di amori e di emozioni. Essendo una persona molto sensibile, mi lasciavo facilmente affascinare dalle persone attraenti.

Al primo anno di scuola media ho iniziato a frequentare un ragazzo della mia classe. A quel tempo litigavo spesso con i miei genitori per problemi d’amore, ad esempio perché spendevo troppi soldi in telefonate per parlare con loro, oppure perché tornavo a casa troppo tardi o prendevo voti bassi a scuola.

Ripensandoci, i ragazzi che ho incontrato quando andavo a scuola erano tutti piuttosto particolari. Ho avuto delle relazioni con persone molto diverse tra loro: qualcuno con tendenze violente (ho scoperto dopo la rottura che uno picchiava sua madre), ragazzi infedeli, ragazzi molto insicuri e anche qualcuno molto ricco. Penso che a quel tempo ero piena di curiosità nei confronti dell’altro sesso. Per fortuna, non sono stata ingannata né sul piano materiale né sul piano sessuale.

Tuttavia, anche se ero fidanzata, non ho mai completamente trascurato gli studi, perché i miei ragazzi erano tutti molto intelligenti, e studiavamo insieme. Questo vuol dire che ricordavo comunque i miei doveri di studente.


 

di Jessica

LA MIA INFANZIA

Prima di compiere sette anni, vivevo a Xindian e le cose più importanti nella mia vita erano guardare i miei cartoni animati preferiti Fruity Pie (水果奶奶) e Teletubbies (天線寶寶), e giocare con mio cugino di un anno più grande di me. Mio cugino era un piagnucolone: più si metteva a piangere, più mi divertivo a stuzzicarlo.

Poi, quando ho compiuto cerca cinque anni, ho iniziato a imparare a suonare il piano. Ogni pomeriggio mi esercitavo e mi immergevo nella musica, quindi ho gradualmente dimenticato di stuzzicare mio cugino.

Quando sono diventata abbastanza grande, mi piaceva andare alla scuola materna a giocare con i miei compagni, ma odiavo il pranzo perchè era davvero disgustoso.

Tranne il pranzo della scuola materna, la mia infanzia è stata quasi perfetta. Ma l’infanzia non dura per sempre, e presto è iniziata una nuova fase della mia vita: l'adolescenza...

LA MIA ADOLESCENZA

La mia adolescenza è stata un periodo di ribellione e smarrimento. Non volevo confrontarmi con i miei genitori, quindi passavo molto tempo con gli amici e alle medie ho conosciuto Celina, che è diventata un’amica per sempre.

Quando ero alle medie, il K-pop era popolare. Io, come molte altre ragazze, fantasticavo tutti i giorni di sporsami con “il mio oppa.”

Durante le medie e le superiori, le cose che odiavo di più erano le lezioni di matematica e fisica. Spesso dormivo o non andavo a lezione e uscivo con gli amici, quindi non so niente di queste materie, ma ho collezionato molti dolci ricordi con i miei amici.


 

di Clio

LA MIA INFANZIA

Quando ero bambina, vivevo a 中壢, vicino alla 中原大學, e lì ho fatto i miei primi passi sotto gli alberi.

Mio padre insegnava arte alle elementari, e mia madre era una maestra nella stessa scuola.

Dalla finestra della sua classe si vedeva il giardino del mio asilo. Mio padre mi ha detto che ero sempre da sola e osservavo ciò che c'era fuori.

Ricordo che non mi piaceva fare il pisolino a scuola, quindi dovevo fare finta di dormire! Per me era un incubo...

Ma non fraintendermi: io adoro dormire! Da neonata dormivo dalle otto di sera alle dieci di mattina, e mia madre era preoccupata perché non mi svegliavo nemmeno per prendere il latte.

Dopo la scuola, nel pomeriggio, per me era lo stesso, perché mia madre era una maestra. Facevo i compiti con i miei cugini nella sua classe e avevamo una pausa di 10 minuti ogni 45 minuti. Può sembrare strano,ma per noi era divertentissimo!

Mio padre invece era libero dopo le quattro. A volte giocavamo a pallacanestro o a volano, e mi piaceva sedermi accanto a lui. Mi diceva sempre che la luce del sole passa attraverso le fessure delle foglie, come tantissime stelle.

Avevo una bici con le rotelle. Portavo sempre i miei amici a pedalare nel cortile, e loro si mettevano in piedi sulle ruote. È ovvio che, dopo qualche mese, si è rotta! LA MIA ADOLESCENZA Durante la mia adolescenza ero in continua evoluzione. Lo si percepisce dalla mia calligrafia: in ogni periodo c'è stata una trasformazione completa di me. Per esempio, c’è stato un lungo periodo di tempo in cui portavo i capelli corti, quasi come un ragazzo. I miei amici dicevano che ero come un albero: bello, ma senza genere, con un’anima neutra.

Entravo sempre nelle migliori scuole. A quanto pare la fortuna era sempre dalla mia parte negli esami importanti! I miei amici non me lo perdonavano… scherzo! Non avevo sogni particolari, ogni mio passo si muoveva spinto dai miei amici, come se abitassi nel cielo. L’atmosfera e l’ambiente intorno a me mi alimentavano senza che me ne accorgessi.

Andavo d’accordo con tutti i miei compagni di scuola, senza mai sentirmi in competizione, ma al contrario ci aiutavamo a vicenda. I miei amici erano come dei rivoluzionari, pieni di creatività e spirito d’iniziativa, un po’ folli... io ero la più semplice. Eppure dicevano sempre che, per loro, ero come un faro. Niente male, direi!


 

di Enzo LA MIA INFANZIA Quando ero piccolo abitavo a Douliu. In età prescolare, la mattina la cosa che aspettavo di più era il venditore ambulante di wanguo. La mia bisnonna li comprava sempre a me e a mia sorella. Mio nonno ascoltava sempre la radio per sentire le notizie sulla borsa, e poi guardavamo le marionette alla TV durante il pranzo.

Il mio vicino era un benzinaio. Ero molto amico di uno dei ragazzi della famiglia dei vicini. Avevamo la stessa età, giocavamo e correvamo spesso sulla strada. I nostri nonni e la mia bisnonna ci inseguivano sempre, preoccupati che venissimo investiti dalle macchine.

Quando abbiamo iniziato la scuola elementare, andavamo insieme al doposcuola, e suo padre ci prendeva e portava a casa con il furgoncino. Sulla strada di casa spesso mi offriva una zuppa di sgombro che mi piaceva tanto.

Odiavo esercitarmi a scrivere, e ogni volta scrivevo senza cura. I miei compiti hanno preso addirittura l'insufficenza. La maestra scriveva spesso nel diario di comunicazione tra insegnante e genitori, che avevo sempre la testa fra le nuvole. Così mia madre mi ha mandato a frequentare delle lezioni di calligrafia. Sono mancino, ma mi hanno obbligato a scrivere con la mano destra, che strazio! Invece mi piaceva disegnare dando spazio alla fantasia. Ho anche vinto un premio, ho ricevuto un drago, ma è successo solo una volta, quando ero all'asilo.

Il Capodanno cinese era la mia festa preferita. Sedevo alla porta di casa e vendevo i chunlian con i miei nonni. La famiglia di mio zio veniva da Taipei a trovarci, e mi portava tanti giocattoli dell'happy meal di MacDanold's, che mi sembravano un mito, perchè li vedevo solo alla TV. Giocavamo ai videogioci, andavamo alla videoteca e noleggiavo videocassette di 鬼太郎, 七龍珠, o dei film di 成龍 e 周星馳, facevamo esplodere tantissimi petardi. Una volta per disattenzione ho esploso un petardo nel distributore di benzina del vicino, e quindi sono stato rimproverato dalla nonna del vicino.


 

di Mori

LA MIA INFANZIA

Ho un bel ricordo della mia infanzia. Prima di compiere sette anni, vivevo con i miei nonni a Taipei vicino al mercato di Shuiyuan (水源市場). Ogni mattina mi piaceva andare al mercato con mia nonna che mi comprava tante merende. Ero la più grande tra i bambini del quartiere. Giocavo con le mie sorelle, i miei cugini e i vicini. Nei pomeriggi, noi bambini prendevamo spesso le biciclette e giocavamo alla caccia al tesoro. Forse amavo l'opera taiwanese (歌仔戲) e l'idea di fare l'attrice perché ci avvolgevamo nelle lenzuola e facevamo dei giochi di immaginazione fingendo di essere i personaggi che vedevamo in televisione. Alle 6 di sera, guardavo sempre il mio cartone animato preferito, che si chiamava Candy Candy (小甜甜). Dopo cena accompagnavo i miei nonni in cortile e ci godevamo la brezza. Mi addormentavo verso le 8.

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